Nel mio percorso di vita, in cui ho fatto tante cose, veramente tante, mi sono avvicinata al buddismo ed alla pratica yoga perché credo fermamente che l’unica via per attutire i danni prodotti da questa società siano la nonviolenza e la pratica del no Ego. La violenza in senso lato è difatti proprio causata da un’affermazione forte del proprio Ego inteso nel senso peggiore del termine.
Nel mondo, ed ancor di più nell’universo, ognuno di noi è meno di un granello di sabbia, più piccolo di una formica, anche se ognuno di noi può fare la differenza e può essere un esempio di cambiamento interiore. Chiunque sia cambiato interiormente sa quanto questo cambiamento abbia influito sulla sua vita, sulle sue scelte, sull’ importanza da dare alle cose.
È importante ad esempio arrabbiarsi perché gli altri non la pensano come noi oppure è più importante concentrarsi su se stessi e sul proprio cammino di vita?
Bisogna attaccarsi alle cose ed alle persone oppure lasciarle andare? Bisogna guardare la pagliuzza nell’occhio altrui o la trave nel proprio occhio?