Da qualche mese collaboro, con enorme soddisfazione, con un’azienda etica a 360 gradi che fa prodotti per il corpo ed integratori freschi esclusivamente vegetali e biodegradabili al 100%.

L’azienda che è austriaca, ricicla le acque, il vetro, è alimentata esclusivamente da pannelli fotovoltaici ed infatti è pluripremiata per la sostenibilità ambientale.

Il mio lavoro consiste nel farla conoscere poichè i prodotti sono freschi, sebbene prodotti con tecnologie altamente innovative, e quindi non si trovano nei normali canali distributivi ( farmacie/ erboristerie etc).

Ho scelto di lavorare con loro perchè amo questi prodotti, per la filosofia e l’etica dell’azienda, perchè da amante del cibo fresco, sano e naturale non pensavo neanche che potesse esistere un’azienda così, perchè quando l’ho conosciuta mi sono innamorata e si sa che all’amor non si comanda.

Ma a parte tutto ciò il mio perchè, la mia motivazione, va oltre queste considerazioni ed è molto semplice ma anche molto ambizioso.

La prima volta che sono andata ad una formazione in Austria, e a dirla tutta non ero così convinta di voler abbracciare questa professione a tempo pieno, è salito sul palco un mio collega austriaco e ha raccontato che con quello che guadagnava riusciva a sovvenzionare le cause animaliste che gli stavano a cuore.

DRIIINNNNN, tutti i campanelli si sono accesi nella mia testa e anche tutte le lampadine, ma anche i lampadari e ho pensato ” Caspita, quale lavoro ti consente di poter fare la stessa cosa al giorno d’oggi?”

La decisione era presa, lo avrei fatto e anche io avrei potuto guadagnare in modo da poter donare alla causa che sostengo e porto avanti da quando avevo 15 anni, contribuire al mantenimento degli animali salvati dagli allevamenti e dai macelli.

Tra l’altro avevo finito da qualche mese di tradurre l’ultimo libro di Peter Singer “La cosa migliore che tu puoi fare, cos’è l’altruismo efficace” che mi ha aperto un mondo sul rapporto lavoro/ dono.

Un libro illuminante che consiglio a tutti di leggere.