L’ultimo articolo che ho scritto per il blog è datato 24 Giugno.
Avevo grandi progetti, una bella programmazione di post, articoli per il blog, spiegoni su Instagram sui diritti degli animali, persone da contattare, interviste da fare ma la vita non si allinea con la programmazione e così ha deciso di farmi fermare perché io non avevo nessuna intenzione di farlo.
Come ogni anno ho fatto i miei controlli al seno, poichè ho un seno fibrocistico e da oltre 30 anni ogni anno ho il mio appuntamento con ecografia e da qualche anno pure con la mammografia.
Inutile dire che ogni anno questo appuntamento è un’incognita ma io sono sempre fiduciosa e mi presento con il sorriso e senza ansia.
Il detto del Dalai Lama “Se puoi fare qualcosa perché ti preoccupi e se non la puoi fare perché ti preoccupi” è il mio mantra.
In uno dei controlli che ho fatto nel corso degli anni mi hanno detto di non usare MAI deodoranti profumati e di limitare il consumo di carne. I primi li ho eliminati subito, la seconda l’avevo già eliminata.
Nel tempo ho capito che la prevenzione non solo diagnostica ma anche alimentare è l’unico modo che abbiamo per limitare i danni dell’inquinamento a cui minuto per minuto, secondo per secondo siamo sottoposti.
Nel mondo medico pochissimi tengono in considerazione l’importanza dell’alimentazione e tranne i rari casi di cui sopra, nessun medico mi ha mai chiesto cosa e come mangiassi.
Non me l’hanno chiesto neanche un mese fa quando al solito controllo ecografico mi hanno trovato qualcosa di diverso rispetto al normale.
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Sono quindi partite tutte le indagini del caso tra cui la biopsia, se sono qui a raccontarlo è perché dai risultati è emerso che la formazione è benigna ma questo “intoppo” mi ha fatto fermare per più di un mese e pensare a molte cose a cui non avevo pensato approfonditamente.
In primis, cosa significa aspettare una diagnosi e non poter fare NULLA.
Io ho aspettato con serenità, ero certa dentro di me che non fosse nulla di grave e mi ripetevo il mio mantra
“Se puoi fare qualcosa perché ti preoccupi e se non la puoi fare perché ti preoccupi”.
Arrivata al punto della biopsia le cose che potevo fare erano zero, l’unica cosa che potessi fare era avere un atteggiamento positivo e non farmi assalire dalla paura, ma non è facile e non tutte le situazioni lo consentono.
Ci sono situazioni in cui avere paura è sacrosanto soprattutto perché ci sono medici che hanno lasciato l’empatia e i principi basilari della comunicazione sull’isola che non c’è.
A loro va tutto il mio sano disprezzo.
Cosa mi ha insegnato questa “esperienza”?
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Che mi DEVO fermare, che la vita è veramente una, non un modo di dire, e che tutte le paure cretine che abbiamo di vivere le cose sono appunto cretine.
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Che sì la programmazione va bene ma anche mettere nella programmazione una bella scritta PAUSA.
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Che se non ti fermi tu è la vita a farlo, non è una frase da baci perugina è così che accade.
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Che la mia prevenzione a tavola mi aiuta molto ma che ho ampi margini di miglioramento.
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Che è arrivato il momento di non rimandare più il mio appuntamento con lo sport.
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Che ho trascurato lo yoga e la meditazione e non deve succedere MAI più.
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Che il sovrappeso è un problema di salute e non qualcosa da difendere, il body shaming è una pratica orrenda ma essere normopeso è importante tanto quanto non essere derisa perché grassa.
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Essere sovrappeso, come lo sono per ora io, non è una cosa da giustificare ma a cui rimediare, non è una questione di bellezza, CHISSENEFREGA, ognuna è bella a modo suo, ma non si può sottacere il fatto che il sovrappeso aumenta il rischio di ammalarsi di tumore e non solo.
Sul sito della Fondazione Veronesi è possibile trovare un’ampia sezione che mette in luce l’importanza dell’alimentazione, dell’attività fisica e della necessità di dimagrire.
A me piace mangiare, amo i dolci e sono sincera ho sempre rimandato il momento del prendere in seria considerazione l’idea di dimagrire e fare sport.
Io sono pigra ma è un condizionamento mentale che ho deciso di abbattere nel momento in cui ho messo piede in un ospedale oncologico.
Questo è il mio ultimo post per quest’estate in cui mi metterò in pausa totale e dedicherò alla cucina sana, ho sistemato la dispensa stamattina e acquistato tutto quello che mi serve per un mese di alimentazione sana ma con gusto.
Io mangio sano da sempre ma ogni tanto, complice la menopausa, indulgo in dolci e carboidrati e questo può andare bene ogni tanto, per regalarsi una coccola, ma deve essere un’ eccezione.
Anche per questo motivo ho invitato la bella, brava e solare Ilaria Cravero founder di Cookare, a fare una chiacchierata sulla mia pagina Facebook giorno 11 alle 20.
Ilaria a Giugno di quest’anno ha lanciato un progetto ambizioso ed importantissimo,”Enjoy Food Club” che è, una piattaforma on line, in cui è previsto un piano alimentare settimanale, dal lunedì al venerdì, 4 settimane al mese.
La cosa unica di questo percorso è che le ricette sono studiate e create non solo seguendo la fantasia di Ilaria ma rispettando l’importantissimo aspetto nutrizionale del fabbisogno quotidiano di kl e nutrienti parte di cui si occupa la Dr.ssa Stefania Candilera, biologa nutrizionista vegana, che si è occupa di indicare per ogni ricetta i valori nutrizionali.
Trovi l’evento qui
“Se puoi fare qualcosa perché ti preoccupi e se non la puoi fare perché ti preoccupi”
Buone vacanze e fai qualcosa per prenderti cura di te mi raccomando!
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