Tempo fa ad un convegno uno dei relatori, vegano antispecista disse “dobbiamo dirlo, le scarpe vegane sono davvero brutte”. Siamo scoppiati tutti a ridere perché in effetti sappiamo che noi vegani tra i tanti difetti che abbiamo stiamo pure attenti a non comprare scarpe o borse o cinture di pelle e le alternative, salvo casi rari, non è che brillino per bellezza ed oserei dire anche per comodità. Visto che però anche noi vegani, pur se strani, abbiamo una vita sociale ci piacerebbe anche vestirci bene e nel caso delle donne ci piacerebbe indossare scarpe femminili ed eleganti. Per colmare questo vuoto e darci la gioia di sentirci fighe anche se vegane le sorelle Kweder hanno creato il marchio che porta il loro nome e che finalmente smentisce l’idea del relatore di cui sopra.
Il marchio Kweder, nato da quasi un anno, crea scarpe e borse ispirate ai colori della Sicilia. Le sorelle Kweder, di padre siriano e madre messinese, sono nate e cresciute in Sicilia e non se ne sono volute andare. Una di loro la potete incontrare pure al bistrot “Panama” sempre a Messina dove si mangia anche vegano in modo eccellente pagando il giusto. Comunque iniziamo dal principio, come sapete questa sezione è dedicata alle realtà vegane in Sicilia, per cui quando ho letto Kweder scarpe create in Sicilia “Human & animal friendly” e le ho viste sul loro sito, mi sono detta queste donne le voglio conoscere e così è stato. In realtà ne ho conosciute due su tre, una al bistrot (nel quale oltre ad occuparsi dell’accoglienza, contribuisce anche selezione del menù vegan) ed una al bar, dove avevamo appuntamento, Antica Latteria di Messina dove fanno dolci vegan FANTASTICI. Assaggiare per credere La più piccola delle sorelle Kweder, Jamila, che è non solo creatrice dei modelli insieme alle sorelle, ma anche addetta alla comunicazione del brand, mi ha spiegato come è nata questa idea.
In sostanza l’idea è nata da un’esigenza. Essendo loro vegane ed amando il fashion, avendo riscontrato la mancanza di un particolare stile glamour di scarpa vegan e made in Italy che avrebbero amato avere ai piedi, e volendo fortemente rimanere a vivere in Sicilia, a Messina in particolare, hanno pensato di abbinare la loro scelta etica alla creatività. Per cui un giorno si sono dette “ perché non creare un nostro brand?”. La cosa bella è non solo che le scarpe sono belle, femminili e comode ma che per essere trendy ed eleganti non è necessario far soffrire nessuno. Per nessuno intendiamo esseri umani, esseri animali ed ambiente. Chi non ha mai comprato un capo da Zara scagli la prima pietra. Io ad esempio ho comprato la settimana scorsa un bel Jeans fatto in bangladesh e mentre lo provavo mia madre, che mi accompagnava, borbottava “poveretti chissà quanto li pagano poco”. E dalle torto! Nonostante ciò l’ho acquistato, perché costa poco, perché forse mi serve, perché mi piace, nonostante io cerchi di acquistare sempre meno e rinnovare sempre più ciò che ho. Ma da questo acquisto sono uscita cambiata e il mio incontro con Jamila è stato importante in tal senso. Primo perché mi sono trovata di fronte una trentenne più consapevole di me, che di anni ne ho un tantino di più, tanto che mi ha detto di aver comprato un cellulare fatto con coltan etico, dopo che il suo si era distrutto dopo 10 anni di vita, poi perché mi ha spiegato che ogni materiale che usano per le loro scarpe ed accessori è rispettoso dell’uomo, degli animali e dell’ambiente, poi perché hanno scelto due aziende di Palermo, che lavorano senza sfruttare nessuno, per realizzare la linea donna, e per la linea uomo addirittura un artigiano di Messina, quelli di una volta.
Quelli che pensiamo si siano estinti a causa dell’invasione di prodotti a basso costo. Invece esistono e di questo non possiamo che esserne felici. Le scarpe del marchio Kweder per rispettare tutti questi parametri certo non possono costare quanto un paio di scarpe “cinesi”, che non rispettano nessuno di questi parametri, ma certamente costano tanto quanto un buon paio di scarpe di pelle.
Essere vegani non è solo una moda o un’ idea di etica settaria rivolta solo agli animali non umani ma, al contrario, è un’idea di etica totale che comprende tutti gli esseri viventi. Comprare meno ma comprare meglio “Human & Animal friendly” dovrebbe essere il nostro motto, Kweder docet!